Il nuraghe Ponte di Dualchi

Il nuraghe Ponte o Pontes (Dualchi) sorge a poca distanza dal complesso archeologico di Frenegarzu ed è “costituito da una torre circolare costruita alla base con grandi blocchi poliedrici, appena sbozzati; su questi poggiano massi ben lavorati e di dimensione decrescente verso l’alto fino a raggiungere il livello del finestrone del primo piano: da questa altezza i conci riacquistano volume diventando perfettamente squadrati negli ultimi filari. L’ingresso dell’edificio, orientato a SE e a luce quadrangolare, si caratterizza per … Leggi tutto

Osidda e il nuraghe Iscobalzu

Osidda sorge “all’estremità nord-occidentale dell’altopiano di Bitti, a breve distanza dal fiume Tirso, in un’area dove antichi sentieri tra boschi di sugherete portano ad ammirare panorami suggestivi e aree di grande interesse archeologico. Con circa 250 abitanti, Osidda è il più piccolo Comune del Nuorese, incuneato fra i territori di Buddusò e Nule e attorniato da distese verdi, che invitano a lunghe passeggiate. Nel Medioevo rientrava nel giudicato di Gallura, all’interno della curatoria del Monte Acuto. Oggi è un centro di matrice agropastorale, legato … Leggi tutto

Il nuraghe Sa Domu ‘e s’Orcu di Domusnovas

L’area archeologica sorge alle falde sud-orientali del complesso calcareo del Monte Mannu, nell’Iglesiente, regione della Sardegna sud-occidentale. Il complesso è costituito da una torre originaria inclusa in un bastione trilobato e da un antemurale pentalobato. Alcuni resti murari suggeriscono la presenza di un villaggio annesso al nuraghe. Il mastio, di pianta circolare, si conserva per un’altezza massima residua di m 4,50. La muratura è costituita da filari orizzontali irregolari di blocchi calcarei di medie e grandi dimensioni, appena … Leggi tutto

Il tesoro di Mugahid al ‘Amiri, detto Musetto

Si racconta che intorno all’anno mille (1004 o 1015) il famoso pirata Giacomo Mugahid al ‘Amiri, chiamato popolarmente Musetto, signore di Dena (e delle Baleari), assalì la Sardegna, catturando donne e bambini e compiendo indicibili stragi. I re di Rum (impero bizantino) attaccarono e sconfissero a loro volta i mussulmani e da allora l’isola non subì più incursioni. Una leggenda vuole che Musetto avesse nascosto un inestimabile tesoro nei pressi del Nuraghe Diana, situato sul litorale quartese in … Leggi tutto

Villaggi nuragici dell’Algherese

Alcuni dei villaggi nuragici più importanti della Sardegna sono nell’Algherese. Spiega l’archeologo Pietro Alfonso: “Palmavera S.Imbenia sono tra i siti meglio conservati e più studiati dell’isola perché hanno restituito materiali di grande interesse storico-scientifico; sono fondamentali per conoscere il periodo dal XV secola a.C. all’Età del Ferro.” Il villaggio nuragico di Palmavera è stato edificato in due fasi: Nella prima, risalente al Bronzo Medio (attorno al XV secolo a.C.), è stata eretta la torre principale a forma classica … Leggi tutto

Il complesso nuragico di Monte Baranta a Olmedo

A proposito del complesso nuragico di Monte Baranta ad Olmedo, Alberto Moravetti scriveva tra l’altro che <<…La diffusione delle fortificazioni megalitiche non è un fenomeno esclusivo della Sardegna, ma è diffuso in tutto il Mediterraneo e nell’Europa atlantica. Infatti, a partire dalle fasi finali del Neolitico e per tutta l’Età del Rame – a testimoniare, probabilmente, il diffuso stato di conflittualità seguito alla scoperta dei metalli – si avverte una esigenza di difesa che è attestata, a volersi … Leggi tutto

La classificazione delle torri nuragiche secondo Giovanni Lilliu

Nella classificazione delle torri nuragiche Lilliu introduce la distinzione fra due tipi di nuraghi:«la prima forma è quella del nuraghe a tholos, cioè con la camera circolare coperta dalla falsa cupola o pseudovolta. È la forma ricordata dagli scrittori greci quando parlano di «daidàleia» e di «tholoi» in Sardegna, costruzioni fatte “al modo arcaico greco”, cioè miceneo … La seconda forma è quella del nuraghe “a corridoio” … o “pseudonuraghe” o “nuraghe a galleria” [e in essa] potrebbe … Leggi tutto

La “tholos” nuragica

Il termine tholos, derivato dall’architettura delle più o meno coeve tombe dell’area Egea, soprattutto Micenee, viene spesso alternato alla definizione di “falsa volta”, termini entrambi abbastanza impropri per indicare la copertura delle camere nuragiche per cui attualmente si va affermando la nuova definizione di “corbellatura”, trasposizione forse non molto felice del più corretto termine francese en corbellement. Si tratta, in sostanza, della tecnica elementare del cosiddetto “aggetto” in cui la copertura di pietre è ottenuta facendo sporgere il … Leggi tutto

L’ingresso alla torre nuragica

L’ingresso alla torre nuragica avviene di norma attraverso un’unica porta, sempre accessibile dal piano di campagna ed al più leggermente sopraelevata ma resa facilmente agibile da pochi gradini. La realizzazione dell’ingresso, eseguita con molta cura, costituiva la sezione architettonicamente più rimarchevole del paramento murario esterno: quasi certamente era qui che venivano posate le “prime pietre” dell’edificio ed il resto della tessitura muraria vi si adattava. Una particolare attenzione era riservata alla realizzazione dell’architrave e delle pietre di stipite … Leggi tutto

Sas cumbessias

In un primo tempo si era ritenuto che gli antichi Sardi effettuassero la pratica religiosa dell’incubazione dormendo nella esedra dei ‘gigantinos’, ossia delle ‘tombe di gigante’ nuragiche. Senonché, in seguito, è stato fatto opportunamente osservare che i ‘gigantinos’ erano tombe collettive per tutti gli abitanti del villaggio, per cui è da escludersi che vi si potessero venerare i singoli eroi od antenati divinizzati (omissis). In modo migliore è stato supposto che il rito di incubazione venisse esercitato nei … Leggi tutto

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